Qualche giorno fa su La Repubblica è uscito un articolo davvero interessante su come risparmiare gas durante la cottura della pasta!
Questo articolo ha ovviamente suscitato il nostro interesse: non potevamo non testare questo metodo di cottura green! Così abbiamo subito fatto un test seguendo le istruzioni:
- abbiamo portato a ebollizione l’acqua in una pentola con coperchio
- abbiamo scelto una pasta con un tempo di cottura di 12 minuti (coincidente con i minuti indicati nell’articolo)
- una volta che l’acqua è arrivata a ebollizione abbiamo aggiunto il sale e poi buttato la pasta
- abbiamo mescolato con attenzione
- abbiamo coperto e spento il fornello
- abbiamo lasciato cucinare a fuoco spento per 12 minuti.
Test riuscito! La pasta era perfettamente al dente. L’abbiamo condita con uno dei vasetti al pesto di Margherita e gustata con estrema soddisfazione!
Ti stai chiedendo come sia possibile?
È un “barbatrucco” scientifico: la pasta di grano duro, per cuocere, necessita di una temperatura di 80°. Infatti il processo di cottura della pasta si compone di tre principali fasi:
- idratazione, ovvero la penetrazione dell’acqua nella pasta, avviene a qualsiasi temperatura (anche in acqua fredda) ed è il principale responsabile dell’ammorbidimento della pasta;
- gelatinizzazione dell’amido, ovvero l’assunzione della pasta di una consistenza “collosa al punto giusto”, avviene tra i 60° e i 70°;
- denaturazione e coagulazione del glutine, ovvero la trasformazione della pasta cruda in una struttura morbida all’interno e croccante all’esterno, avviene tra i 70° e gli 80°.
Per cuocere la pasta è quindi sufficiente l’energia termica che è già contenuta nell’acqua che abbiamo portato ad ebollizione.
Così, portando l’acqua a ebollizione (ovvero a circa 100° in base all’altitudine in cui ci troviamo) e coprendo subito con un coperchio ermetico che sigilli perfettamente, l’acqua scende sotto gli 80° solo dopo circa 12 minuti… giusto il tempo di cucinare una squisita pasta green!
Quindi mi fa risparmiare gas?
Il test economico, per ovvie ragioni di tempo, non l’abbiamo svolto, ma possiamo riportare uno studio pubblicato a inizio 2020 da LuceGas.it che afferma:
in una famiglia italiana, il gas consumato per la cottura dei cibi rappresenta circa il 5% del consumo annuo
Diminuendo il gas per la cottura della pasta possiamo ridurre il consumo di oltre 2 ore a settimana, come riportato da La Repubblica: “Un fornello a gas di medie dimensioni con una potenza di 1,65 kW consuma 0,10 metri cubi di gas l’ora. Se consideriamo di mangiare la pasta almeno tre volte a settimana, in un mese avremo risparmiato più di due ore di gas.”
Così, se mentre cuciniamo adottassimo piccoli e furbi accorgimenti potremmo in poco tempo ottenere una cucina eco: ECOlogica e ECOnomica!