
I cappelletti romagnoli, in tutta la Romagna e a Ravenna in particolare, sono davvero il piatto di Natale… sono il piatto delle occasioni, dell’amicizia e della famiglia… e proprio per questo in Romagna un Natale senza cappelletti non sarebbe un vero Natale.
Il Natale 2020 credo che passerà alla storia… l’emergenza sanitaria Covid-19 ha tolto tante occasioni di ritrovo e festeggiamenti, ma allo stesso tempo ha aperto tante occasioni di riscoperta del “nido familiare” e di quelle tradizioni che spesso sono incompatibili con gli attuali ritmi di vita.
A casa nostra quest’anno la tradizionale cena della vigilia con gli zii si è trasformata in un fantastico laboratorio di Natale! Un momento in cui tutti assieme (eh sì anche il papà!) abbiamo preparato i cappelletti “alla vecchia maniera”: niente impastatrice e niente tira-sfoglia… ci siamo davvero sporcati le mani e davvero divertiti!
Mio figlio ama molto i racconti delle avventure di mamma e papà da piccoli e così in questa vigilia ho potuto dare voce e fargli toccare con mano uno dei miei ricordi più vivi:
i cappelletti romagnoli fatti in casa la sera della vigilia di Natale
Ci siamo trasportati indietro nel tempo, a quando con la mia nonna facevo “la fontanella” con la farina e le uova, a quando insieme impastavamo gli ingredienti e con il mattarello tiravamo quella sfoglia lunghissima!
E quest’anno questa meravigliosa esperienza abbiamo potuto riportarla in vita! L’emergenza sanitaria ci ha dato l’occasione di scoprire una vecchia tradizione, regalandoci una serata magica, creativa e divertente.
Ti stai chiedendo come un bambino possa preparare la pasta fresca? Ecco qualche trucco per vero e proprio laboratorio home made:
- fallo vestire da “vero chef”: grembiule, mani pulite, i suoi accessori…
- dagli fiducia… lascialo sporcare, sbagliare, provare e riprovare
- incoraggialo e osserva: osserva senza intervenire finché la situazione è sostenibile
- giocate assieme quando è possibile lavorare in due (ad esempio aiutalo a contenere le uova quando scapperanno all’impazzata dalla fontanella… ma rideteci su! che sarà mai un po’ di uovo sparso per la cucina…)
- offrigli il tuo aiuto quando l’impasto diventa troppo duro e perfeziona la sfoglia
- fate a turno per tirare la sfoglia con il mattarello
- lasciagli la possibilità di dirti che è stanco e in quel caso chiedigli solo di farti compagnia, ma continua tu il “lavoro duro”!
La ricetta dei cappelletti che ti propongo è quella classica di Ravenna: pasta all’uovo a forma di cappello con ripieno di solo formaggio 😋 (nell’entroterra romagnolo, come testimonia Pellegrino Artusi la ricetta è differente e un po’ meno “leggera”… la diatriba sui veri cappelletti romagnoli è aperta da secoli… io ti propongo quella che mi accompagna dall’infanzia tramandata da generazione nella mia famiglia 💖 ..qui trovi la versione e la storia artusiana).
I cappelletti puoi mangiarli in brodo (per Natale la tradizione vorrebbe il brodo di cappone… io spesso faccio semplicemente il brodo di verdure lesse -patate, carote, pomodoro e cipolla-) oppure puoi condirli con il ragù. Nella tradizione ravennate è molto diffusa anche la versione asciutta con gli asparagi e prosciutto.
Ed ora tocca a te! Buon laboratorio e buon appetito!
⭐️ Chiara ⭐️
Ingredients
- Per la sfoglia
- Per il ripieno
Instructions
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Per il ripieno
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Ma sono stratosferici.